Una violentissima lite durante il programma radiofonico “La Zanzara” diretto da Giuseppe Cruciani, accuse che piovono come sassi, parolacce e minacce di denuncia. Ma era solo uno scherzo organizzato dal perfido Cruciani che in diretta ha chiamato un imitatore di Luciano Moggi. E l’avvocato Carlo Taormina, come si suol dire, ci casca con tutte le scarpe. Tutto nasce dalle recenti polemiche sulle ultime partite giocate dalla Juventus. Più precisamente sull’ultima gara dei bianconeri, contro il Torino, vinta 1-0 grazie ad un gol di Tevez, ma seguita da roventi polemiche per alcune decisioni arbitrali.
Taormina, noto e dichiarato tifoso romanista, viene interpellato per intervenire in radio sulle ultime vicende del campionato italiano. L’avvocato si scalda subito perché a suo dire la Juventus trarrebbe sovente dei vantaggi arbitrali:
“La truffa continua. Il falso campionato pure. Basta. Denunziare l’arbitro. Se continua questo sporco favoritismo alla Juve, sciopero delle squadre. E’ un ladrocinio. Non ci si lamenti poi delle violenze dei tifosi. Se questi arbitri non vengono mandati in galera per i favoritismi, non finirà mai la truffa del campionato, del totocalcio, dei tifosi. Questo campionato lo debbono far vincere alla Juve. Ma perché continua questo favoritismo? Chi paga e chi è pagato?”.
A quel punto Cruciani chiama il finto Moggi per farlo intervenire e rispondere alle accuse di Taormina. L’ex dirigente juventino, imitato alla perfezione, inizia come un furia il suo intervento:
“Vi stavo ascoltando per caso, ed ho sentito il solito turpiloquio, che non mi piace. Il solito giornalismo spazzatura. Ho la sensazione che l’avvocato Taormina sia piuttosto confuso, ho letto le fesserie che sono state scritte in internet. Sarebbe ora di finirla con queste cose sui rigori dati o non dati. ‘Ladrocinio Juventus’ è un termine pesante, che un avvocato non dovrebbe usare“.
Taormina è un po’ spiazzato, ma saluta il suo interlocutore prima partire al contrattacco:
“Innanzitutto saluto Moggi, ognuno dice quello che ritiene giusto e se ne assume la responsabilità. Lei ha subito dei processi, li ha affrontati, parzialmente ha avuto anche delle ragioni, ma io ragionando da sportivo le dico che la Juventus nella storia del calcio, per un periodo, non è stata certo un esempio positivo. Non casualmente è andata a finire in Serie B con un avvocato che chiedeva ai giudici di mandare la squadra solo in B. Questa è la situazione, mica possiamo stravolgere la realtà. Che, poi, lei c’entri o non c’entri a me non interessa. Io la considero una persona seria e garbata con cui ho avuto qualche occasione d’incontro, ma, detto questo, che la storia possa essere negata non lo accetto“.
“Lei ha detto che la Juventus ruba“, incalza Cruciani, rivolgendosi a Taormina. “Riconosco di aver usato un linguaggio forte ed ho già chiesto scusa alla Juventus – risponde l’avvocato -. Quello che mi meraviglia è la violenza dei tifosi juventini, una violenza inammissibile che non ho mai riscontrato in nessuna parte del paese. Ho ricevuto delle minacce che nessuno immagina, in queste ore, ma tutti se ne fottono perché mi chiamo Carlo Taormina“. Moggi non molla la presa e ribatte: “Innanzitutto ho sentito dire, prima, che non è cambiato niente da Moggi ad Agnelli e si parla addirittura di ladrocinio. Io sono stufo di sentire queste cose“.
“Ho la sensazione che l’avvocato Taormina sia piuttosto confuso, ho letto sue fesserie scritte su internet, bisogna finirla!”, continua il finto Moggi. “Pensi a difendere i suoi clienti e lasci perdere Moggi, Calciopoli e la Juve”, replica il suo interlocutore. E l’avvocato perde le staffe: “Io faccio quello che cazzo mi pare, è una cosa intollerabile che lei venga qui a fare il moralista con me, quindi non mi rompa i coglioni”. L’imitatore di Moggi annuncia quindi querela: “Ci vediamo in tribunale“. “Ma ci vediamo dove ca.zo vuole“, risponde Taormina. L’avvocato, al termine della telefonata, si arrabbia col conduttore Giuseppe Cruciani reo di aver organizzato ad arte la lite, ma non si accorge che Moggi era solo un imitatore.
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